Integratori sicuri e di qualità? Solo se certificati da analisi di laboratorio!

La qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari e, in particolare, degli integratori devono essere garantite attraverso un controllo non solo del processo produttivo, ma anche della materia prima e del prodotto finito. Per questo motivo noi, oltre a un controllo preventivo attraverso l’applicazione del sistema HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point) che è una misura atta a garantire la salubrità dei prodotti alimentari (tra cui, per l’appunto, anche gli integratori) durante la produzione, effettuiamo anche delle analisi ad hoc.

   

La nostra azienda ritiene di fondamentale importanza testare i propri prodotti per garantire non solo un alto livello di qualità, ma anche di sicurezza. Inoltre, credendo fermamente che trasparenza e fiducia debbano essere due concetti chiave nel rapporto che vogliamo avere con i nostri clienti, abbiamo scelto di rendere disponibili le nostre analisi a chiunque lo richieda.
Queste analisi, che non riguardano solo la composizione quali e quantitativa, ma anche i livelli di contaminazione (metalli pesanti, microrganismi e parassiti) e il contenuto di principi attivi, vengono effettuate da un laboratorio tedesco indipendente: AgroLab.

   

Come posso capire se un integratore è di qualità?

   

La qualità di un integratore può essere individuata sostanzialmente tenendo conto di:

  1. salubrità: si deve verificare, cioè, che il prodotto non sia contaminato. Questa contaminazione può riguardare microrganismi patogeni di tipo chimico o parassitario oppure metalli pesanti.
  2. contenuto: è necessario avere la certezza, generalmente tramite un’analisi chimico-biologica, che la materia prima utilizzata contenga le sostanze funzionali e che abbia una titolazione dei principi attivi noti.

Ma vediamo nel dettaglio cosa significa e quali sono le analisi che facciamo noi.

  

1. Salubrità

  

I potenziali fattori di rischio possono essere classificati in chimici, microbiologici, biologici e particellari. Nei pericoli di tipo chimico rientrano i pesticidi, i metalli pesanti, le micotossine, gli antibiotici e gli inibenti, mentre nei pericoli di tipo microbiologico è bene nominare i comuni patogeni, come Salmonella, Staphylococcus aureus ed Escherichia coli.

  

  • I metalli pesanti

I metalli sono dei composti chimici naturalmente presenti in natura. A causa della loro presenza nell’ambiente, tendono ad accumularsi nel terreno, nell’acqua e nell’aria in diverse concentrazioni e si possono trovare negli alimenti come residui, sia in seguito ad accumulo che per effetto di contaminazione durante le fasi di lavorazione e conservazione
Tuttavia è opportuno distinguere i metalli pesanti essenziali (Ferro, Zinco, Rame, Cromo, Manganese e Selenio) che – seppur a bassissime concentrazioni – sono degli importanti catalizzatori di alcune fondamentali reazioni chimiche del nostro organismo, dai metalli pensati non essenziali (Arsenico, Cadmio, Nickel, Piombo e Mercurio) che sono invece potenzialmente tossici per l’uomo.

Noi testiamo i possibili livelli di contaminazione per:

  • Arsenico (As)
  • Cadmium (Cd)
  • Mercury (Hg)
  • Piombo (Pb)

  

  • Le analisi microbiologiche

Queste analisi permettono di determinare la presenza di microrganismi, intesi sia come costituenti naturali, sia come indicatori di inquinamento. Di particolare rilevanza è la ricerca di microrganismi patogeni (come Salmonella, Escherichia coli, etc.) che potrebbero costituire un rischio per il consumatore.

Noi testiamo la possibile presenza di:

  • Salmonella
  • Staphylococcus aureus
  • Enterobacteriaceae
  • Escherichia coli
  • Muffe (moulds)
  • Presumptive Bacillus cereus

     

  • I pesticidi

Inoltre, per alcuni integratori, effettuiamo anche un’analisi sulla presenza di pesticidi. La presenza di residui di antiparassitari negli alimenti è un problema di grande attualità, ma fortunatamente il regolamento 396/2005 e s.m.i.  ha fissato i limiti massimi di residui (MRL) delle sostanze attive nei prodotti destinati all’alimentazione. Per assicurarsi che questi vengano rispettati, è possibile confrontare i dati delle analisi con quelli della banca dati europea (EU-Pesticides database).

      

2. Contenuto

Con l’analisi del contenuto si verifica innanzitutto la quantità di ogni specifico ingrediente. Questo risultato viene poi confrontato con il quantitativo che ci si aspetterebbe di trovare.
Ad esempio, se noi dichiariamo che nel nostro Iodio da Alga Bruna ci siano 100 mcg di Iodio per porzione, cioè per una capsula. Le nostre analisi mostrano che il contenuto analizzato presenta un valore pari a 127 mcg e quindi il prodotto non solo rispetta la quantità dichiarata, ma la supera.
Nel caso della L-Arginina si misura anche il livello di purezza o, in quello del Rieshi, si misura la percentuale di principi attivi titolati

  


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